giovedì 4 dicembre 2008

Cause e possibili soluzioni dell’emergenza rifiuti in Campania

Le cause alla base dell'emergenza rifiuti in Campania possono essere individuate nei ritardi di pianificazione e di preparazione di discariche idonee, nella gestione illecita dei rifiuti, nei ritardi della pianificazione e della costruzione di impianti di compostaggio della frazione organica dei rifiuti e nella scarsa raccolta differenziata attivata nei comuni.
Nel maggio 2008, il Governo, presieduto da Silvio Berlusconi, approva un decreto legge (n. 90 del 23 maggio 2008, convertito in legge n. 123 del 14 luglio 2008) con cui, allo scopo di avviare definitivamente un ciclo integrato dei rifiuti, si stabilisce la costruzione di quattro, anziché tre nuovi inceneritori, si individuano dieci siti in cui realizzare altrettante nuove discariche e si prevedono sanzioni fino al commissariamento per i Comuni che non dovessero portare a regime la raccolta differenziata. Si prevede, inoltre, la cessazione dello stato di emergenza per il 31 dicembre 2009,
Per Legambiente la soluzione sta nella gestione integrata dei rifiuti basata sul principio delle 4 R.
E allora la prima azione da praticare è la RIDUZIONE delle quantità prodotte e della loro pericolosità. Quindi il RIUSO, il RICICLAGGIO da raccolta differenziata e solo alla fine le due opzioni di smaltimento: il RECUPERO energetico dalla frazione residuale dei rifiuti non altrimenti riciclabile e lo smaltimento in discarica dei materiali che davvero non possono avere altra destinazione possibile.

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